FPM - contro la pirateria musicale e multimediale

FPM - contro la pirateria musicale e multimediale

La FPM (Federazione contro la pirateria musicale e multimediale) nasce nel 1996 con l‘obiettivo di combattere il fenomeno della pirateria, su iniziativa dell’ IFPI (International Federation of the Phonographic Industry, l’organismo internazionale con sede a Londra) e della FIMI, la Federazione dell’Industria Musicale Italiana

FPM si occupa di monitorare il mercato identificando i casi di pirateria, segnalandoli alle forze dell’ordine e alla Magistratura, collaborando sul piano tecnico su tutto il territorio nazionale e dando adeguata visibilità alle operazioni anti-pirateria. A queste attività, FPM associa una serie di iniziative di comunicazione rivolte al canale distributivo e al consumatore per informare sui rischi ed i pericoli del prodotto illegale.
Per segnalare casi di pirateria o per richiedere informazioni è possibile spedire un messaggio all’indirizzo info@fpm-antipiracy.it oppure telefonare al n. 02 76021377.

La pirateria musicale

La pirateria musicale è un fenomeno illegale di proporzioni rilevanti e con ripercussioni mondiali. Con il termine “pirateria” si intende, solitamente, la volontaria violazione del diritto d’autore (copyright) con precisi fini di lucro o commerciali. Nel settore musicale il termine si applica generalmente alla riproduzione non autorizzata, reato che si può distinguere nelle seguenti categorie :

  • Riproduzione non autorizzata: la duplicazione di un’opera musicale originale senza il consenso del titolare dei diritti e a scopo di lucro.
  • Contraffazione: è la forma di pirateria più sofisticata, che genera anche altri gravi reati nei confronti del consumatore finale, come, ad esempio, la frode in commercio. Nella contraffazione ci si trova di fronte a prodotti del tutto identici all’originale compresi logo, ologrammi di autenticità e quanto necessario per essere venduti come prodotti originali.
  • Noleggio: è qualsiasi forma di cessione in uso per un periodo limitato di tempo e a fini di conseguimento di un beneficio economico diretto o indiretto di originali, copie o di supporti di opere musicali tutelate da copyright senza l’autorizzazione del titolare dei diritti.

La nuova frontiera musicale

Internet e la rete sono il principale nodo di diffusione di musica illegale. Le nuove tecnologie consentono di distribuire e scaricare canzoni in pochi minuti senza particolari competenze o attrezzature sofisticate. Componenti tipiche della rete come l’anonimato, l’immediata disponibilità dei file desiderati, l’assenza di barriere fisiche e la rapidità, hanno provocato un aumento esponenziale nella diffusione di musica illegale.

Questa forma di pirateria è spesso frutto di azioni strategiche di quelle organizzazioni criminali più o meno complesse che stanno indirizzando i propri affari verso la rete e i suoi facili guadagni.

Nell’ultimo decennio abbiamo assistito alla nascita di un mercato di musica online legale che contribuisce a contrastare il fenomeno della pirateria online: sono centinaia gli store online che vendono singoli digitali o album, così come sono numerose le piattaforme streaming (sia audio che video) tramite le quali è oggi possibile accedere legalmente ad interi cataloghi su scala globale con costi estremamente contenuti per fruire di tutta la musica che si desidera.

Pirateria musicale: come proteggere la musica e i suoi creatori