La prossima settimana si svolgerà una nuova edizione della Milano Music Week con tanti incontri dedicati alla filiera musicale del nostro Paese. Con l’occasione FIMI ha prodotto uno studio aggiornato sul valore economico della musica in Italia nel 2023 (l’ultimo realizzato da EY per Italia Creativa risaliva al 2015).
L’analisi ha riguardato i ricavi indicati dai dati sul mercato italiano secondo IFPI, Deloitte, SIAE, DISMA e GfK con un importo totale di 4,3 miliardi €, il solo segmento dei contributi diretti è pari a 3,076 miliardi €.
Nel dettaglio la quota più rilevante è ovviamente quella dei concerti live: un settore che nel 2023 ha sfiorato il miliardo di euro, secondo i dati del botteghino diffusi da SIAE. I concerti nel 2023 sono stati oltre 61 mila con 28,2 milioni di spettatori.
Roma, Milano e Firenze le città in testa con lo stadio Meazza del capoluogo lombardo che ha visto oltre un milione di persone alternarsi durante la stagione dei concerti pop e rock. Si tratta del valore più alto registrato dal comparto, pari quasi a due volte quello rilevato per il 2019 con un +13% di crescita rispetto al 2022.
Complessivamente il live, insieme a ballo e intrattenimenti musicali che hanno generato oltre 780 milioni di incassi (dato SIAE) rappresenta il 56,8 % di tutti i ricavi diretti della musica nel nostro Paese. In particolare, nel segmento del ballo, Istat ha rilevato che nel 2022 oltre il 12% degli italiani abbia frequentato una discoteca o sala da ballo.
Con 330 milioni di euro i diritti d’autore incassati da emittenza (radio e tv principalmente) e pubblica esecuzione, il segmento rappresenta il 14,4% dei ricavi diretti.
Un ruolo centrale è poi quello della musica registrata che con un complessivo valore di 354 milioni tra digitale e fisico rappresenta il 14,3% del totale. A questo si sommano i diritti connessi con 72,8 milioni di euro. La musica registrata ha avuto una crescita, prevalentemente guidata dallo streaming a pagamento del 15% nel primo semestre del 2024.
Al valore della filiera musicale si aggiungono non solo i dati dei fatturati indiretti ma, ad esempio, anche il turismo musicale che accompagna i tour nel nostro Paese, di difficile misurazione nel dettaglio ma di alto impatto. Di recente Confcommercio Milano, Monza Lodi e Brianza ha reso noto, ad esempio, che i l’impatto dei concerti di Taylor Swift a Milano ha sfiorato i 180 milioni di euro l’impatto economico diretto, indiretto e indotto Oltre 85 milioni sono il contributo al Pil di Milano e provincia con la generazione di 34 milioni di euro di entrate per l’erario. Il contributo occupazionale è indicato in oltre 1.200 posti di lavoro.
Sempre tra i ricavi indiretti evidenziati dalla ricerca di FIMI, gli strumenti musicali, tra vendita e noleggio, secondo i dati Disma, hanno generato circa 585 milioni di euro mentre i prodotti audio come smart speakers, cuffie, audio home systems hanno raggiunto la cifra di 531 milioni di euro.
La musica è al centro della vita delle persone, ogni giorno chiunque di noi entra in contatto con contenuti musicali nei posti e nei momenti più diversi della giornata e il contributo al benessere delle persone è stato ben evidenziato durante la recente pandemia. Un ruolo determinate di questo segmento della cultura del Paese che colloca l’Italia tra i soft power globali.