Google ha la capacità e le risorse per fare molto di più per contrastare l'incredibile quantità di musica non autorizzata che è stata caricata ed è disponibile su youtube. L'esperienza delle case ed etichette discografiche dimostra che il Content ID creato da Google si è dimostrato inefficiente al fine di prevenire la diffusione su Youtube di contenuti in violazione dei diritti. Editori e discografici stimano che il Content ID fallisce nell'identificazione delle registrazioni tra il 20 e il 40% delle volte. Il motore di ricerca di Google continua ad indirizzare utenti online verso contenuti musicali senza licenza su ampia scala. Ben oltre 300 milioni di notifiche di delisting sono state mandate dai gruppi nazionali antipirateria nel mondo di IFPI a Google. Nonostante ciò, la quota di traffico verso siti in violazione da Google attualmente è più alta rispetto a prima che fosse modificato l'algoritmo di ricerca con l'apparente obiettivo di contrastare la pirateria.